La nota ministeriale del 17 marzo 2020 con le prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza ricorda di porre particolare attenzione agli studenti con DSA: “Occorre dedicare, nella progettazione e nella realizzazione delle attività a distanza, particolare attenzione nel rispetto dei piani didattici personalizzati stilati. La strumentazione tecnologica, con cui tali studenti hanno, di solito, già dimestichezza, rappresenta un elemento utile di facilitazione per la mediazione dei contenuti proposti. Occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, i quali possono consistere, a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, nell’utilizzo di software di sintesi vocale che trasformino compiti di lettura in compiti di ascolto, libri o vocabolari digitali, mappe concettuali”.

Si pensa spesso che gli studenti DSA e BES siano “alunni tecnologici”, se per alcuni di loro questa affermazione è corretta poiché hanno saputo sfruttare a vantaggio della propria autonomia nelle studio le potenzialità offerte dalla tecnologia, non è sempre è cosi, non tutti e non sempre riescono ad usufruire correttamente degli strumenti tecnologici. Ragazzi e famiglie ci raccontano molte difficoltà che incontrano nel loro utilizzo, ciò può essere legato alla gravità del disturbo, all’accettazione degli strumenti compensativi come strumento di lavoro quotidiano, al momento in cui è avvenuto il riconoscimento delle difficoltà, alla conoscenza e disponibilità degli stessi.

Per lo studio a casa è importante quindi valutare ogni studente anche in rapporto a questa presunta abilità tecnologica: il docente, sulla base della conoscenza dei suoi alunni DSA, può creare contenuti adatti alle loro caratteristiche di apprendimento, nonché valutare di quanto supporto hanno bisogno per accedere ad esempio alle lezioni in sincrono o ad utilizzare il PC per la didattica a distanza.

Allo stesso tempo però questo periodo può essere usato in modo costruttivo e diventare fonte di opportunità per gli studenti e la famiglia per familiarizzare con l’utilizzo dei cosiddetti strumenti compensativi previsti dalla Legge 170/2010 per alunni DSA e BES.

Ecco alcuni esempi di strumenti compensativi scaricabili gratuitamente che possono essere utili per lo studio a casa:

° CmapTools: editor di mappe concettuali;

° LeggiXme: programma di sintesi vocale, che permette di leggere un testo digitale,
attraverso la riproduzione artificiale della voce umana;

° Tutoredattilo: sito dedicato alla “Dattilografia” che permette di imparare la tecnica
della digitazione a dieci dita sulla tastiera, anche attraverso giochi.

 

Dott.ssa Roberta Ballabio – psicologa e psicoterapeuta.

Psicologa dell’equipe n°103 autorizzata per la prima certificazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento presso ATS Brianza.